OMOSESSUALITA’: troppi giudizi poche domande.
Gabriella Laguzzi (Ipnoterapeuta) In questo periodo mi sono capitati tra le mani libri di psicologia in cui si affrontano le questioni etiche e deontologiche del terapeuta nei confronti dell’omosessualità. La lettura è un po’ pesante ma la cosa che ho trovato sorprendente è che, in pratica, si indicava al terapeuta come “cercare” di superare i propri preconcetti. Il che vuol dire che chi ha scelto come lavoro e come stile di vita l’accettazione e la comprensione degli altri, si possa trovare a disagio di fronte ad una cosa così naturale come l’omosessualità. Avrei potuto capire un libro sulle LINEE GUIDA PER IL LAVORO CON I SADICI VIOLENTI! Forse perché i sadici, i masochisti, i pedofili, i sociopatici hanno un bel cartello appeso al collo che definisce e quindi relega il loro comportamento nella patologia. Sono MALATI, curabili o no, quello di cui “soffrono” è definito e conosciuto, osservabile e indagabile. Tra “noi” e “loro” si può mettere un’oceanica distanza, almeno sulla carta. Come mai l’omosessualità getta nel baratro del...
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